Ristoranti e Alberghi

“Metà del denaro che spendo in pubblicità è sprecato, e il guaio è che non so quale metà sia.”
John Wanamaker

Il mondo è cambiato, forse per sempre. La situazione attuale metterà a dura prova chi lavora in alberghi, ristoranti, bar, che comporterà profondi cambiamenti nella esecuzione di attività che ieri sembravano scontate. Il turista d’oggi è più consapevole e esigente, più attento ad una serie di fattori come la sicurezza e la qualità.

Il neuroturismo è una disciplina che unisce le neuroscienze e il turismo e analizza il processo decisionale del consumatore nelle sue preferenze alberghiere

In ambito e-commerce, strumenti come eye tracker e sensori EEG ci forniscono indicazioni utili per l’efficacia dei siti web: è stata riscontata una maggiore attenzione alle immagini sopra la piega del sito, soprattutto se illustrano le persone, perché aumentano il coinvolgimento emotivo. Le immagini devono comunque essere calibrate per non distogliere l’attenzione alle call to action e ai sistemi di prenotazione.

Occorre comprendere i fattori che determinano il processo decisionale da parte dei clienti dei servizi turistici. I viaggiatori scelgono i loro luoghi di vacanza in funzione delle loro risorse e dell’aspetto del luogo di destinazione.

L’igiene e la pulizia dei componenti della destinazione è uno dei fattori significativi per rendere un servizio di vacanza di qualità. L’atmosfera generale della destinazione, la sensazione di sicurezza dei turisti, gli atteggiamenti e il comportamento del personale impiegato all’interno e all’esterno della struttura ricettiva determinano il livello di ospitalità in quella destinazione.

Il comportamento degli operatori deve subire sostanziali modifiche per ottenere il consenso della clientela giunta alla destinazione. Comportamenti o gesti apparentemente innocui (come le mani nascoste dietro la schiena) possono generare inconsciamente emozioni negative di insicurezza che compromettono l’esperienza turistica e avere dei contraccolpi in termini di fidelizzazione e recensioni.

Secondo i ricercatori i metodi di indagine tradizionali non sono affidabili al 100%, perché le persone tendono a modificare le loro risposte quando vengono intervistate. Gli operatori del turismo devono utilizzare nuovi strumenti per comprendere i fenomeni del business, il ruolo della sorpresa nella scelta del consumatore, i concetti relativi all’attenzione e alla memoria.

Nella ristorazione è possibile utilizzare le neuroscienze per suggerire i migliori comportamenti degli operatori e migliorare la comunicazione verso il cliente.
Creare un menu di successo è uno dei compiti più importanti che un ristorante può intraprendere. Deve tracciare una linea sottile tra attrarre e accontentare i clienti, tenendo conto della necessità di generare un profitto.

Secondo un sondaggio di Gallop, le persone trascorrono in media 109 secondi a guardare un menu.

I ristoranti di maggior successo usano la conoscenza del neuromarketing per cercare di convincere i clienti a ordinare determinati piatti (quelli con i margini più alti, ovviamente).

La maggior parte delle persone conosce il trucco della carta dei vini: i ristoranti spesso inseriscono un vino ad alto margine come il secondo più costoso del menu poiché le persone non vogliono apparire male e ordinare il più economico, ma quali altre tattiche usano?

Un bias cognitivo è definito come una tendenza a pensare in un modo che si discosta dal pensiero logico o razionale – in termini semplici, questi pregiudizi cognitivi possono indurci a prendere alcune decisioni discutibili e trarre conclusioni errate.

Ad esempio:

Ordine del menu: alcuni studi hanno dimostrato che è più probabile che le persone ordinino gli articoli all’inizio dell’elenco (uno studio ha rilevato che il 35% dei commensali ordinerà il primo elemento!). Pertanto, i ristoranti spesso mettono i loro piatti con il margine più alto nella parte superiore del menu. Al contrario, ridurranno la visibilità degli elementi a margine inferiore posizionandoli più in basso o sul retro del menu. Questo è noto come “effetto di posizione seriale”.

Paradosso della scelta: questo è un bias cognitivo secondo il quale cui avere troppa scelta può portare gli individui a raggiungere decisioni meno soddisfacenti. Un menu più semplice e mirato ti aiuta a suggerire piatti a margine più alto.

Elementi esca: l’aggiunta di un piatto dal prezzo simile ma inferiore, o un piatto più costoso, al menu fa sembrare gli altri piatti più attraenti in confronto.

Oltre a questi suggerimenti, il neuromarketing ti aiuta a creare una esperienza sorprendente per i tuoi clienti, e quindi potrai fidelizzarli, attrarne di nuovi e migliorare i tuoi profitti.

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